
D i c i a s s e t t e
R e g u l u s
Ricordo ancora il Natale di quando ero al quarto anno ad Hogwarts, ricordo bene tutta la serata.
Ricordo Siri che veniva messo sotto Cruciatus dai miei genitori, affinché prendesse il Marchio, ricordo di aver scritto un gufo a James Potter, tanto ero disperato, affinché lo salvasse.
Ricordo anche la rabbia, quando ero tornato in biblioteca per controllare come stesse e lui non c'era più, semplicemente se ne era andato e mi aveva lasciato lì, da solo.
Ricordo che pensavo quelle cazzate purosanguista e tutto il resto, ricordo persino gli insulti rivolti agli altri studenti.
Eppure quello che prevale, ancora oggi, su tutti questi ricordi, è la vibrazione di magia oscura che percepivo intorno a me, ero spaventato.
Forse, anzi sicuramente, nonostante gli ideali che avessi, se Siri mi avesse detto "Fuggiamo dai Potter" probabilmente avrei accettato.
Non è mai arrivata quella proposta e non posso fargliene una colpa, non gli ho mai fatto credere di essere spaventato o di volere una via di fuga, ciascuno di noi ha fatto le sue scelte.
Guardo Draco impegnato a infilare i suoi vestiti nel baule con un cipiglio di preoccupazione sul viso, tra un'ora torniamo a casa per le vacanze di Pasqua.
Lui ha una possibilità di fuga ora che Harry sa tutto, perché non la coglie?
Se Voldemort mi avesse minacciato attraverso i miei genitori probabilmente gli avrei riso in faccia, che facesse pure a loro tutto quello che hanno fatto a me e mio fratello.
Ma, a quanto pare, Narcissa e Lucius sono veri genitori, si sono sempre comportati come tali, se non si considera far arruolare il figlio sedicenne da un mago oscuro.
Malfoy aspetta che Theo esca dalla stanza prima di tirarmi in un abbraccio che ricambio immediatamente.
"Andrà bene, ne sono sicuro" mormoro vicino al suo orecchio.
Mi stringe più forte e basta.
Per tutta la settimana sono stato la sua ombra, l'ho seguito ovunque.
Lui, d'altra parte, ha evitato Harry come mai prima d'ora, cambiava strada se lo incontrava per i corridoi, non parlava se erano nella stessa stanza, evitava il suo sguardo con ogni mezzo.
Come se rendersi invisibile si suoi occhi potesse cancellare tutto quello che è successo quella sera.
Ha pianto anche, molte volte, terrorizzato che lo dicesse a Silente o a qualcun altro, che lo scoprissero e mettessero così in pericolo la sua famiglia o Theo.
"Ci vediamo dopo le vacanze" dice con un sorriso tirato sul volto.
"Statemi bene, entrambi"
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H e r m i o n e
L'ho fatto. Ho cancellato la memoria dei miei genitori, ho dovuto farlo.
Gli attacchi alle famiglie di nati babbani sono aumentati a dismisura, non posso permettere che mamma e papà siano in pericolo per una guerra che non sanno nemmeno si stia combattendo.
Li ho mandati in Australia, mamma adesso fa la fioraia, non la dentista e papà fa finalmente surf, come aveva sempre desiderato.
Sono felici, loro due.
Io ho il cuore a pezzi, dilaniato dal dolore.
Non sanno più nemmeno chi sono.
Busso con le mani ancora tremanti.
Sirius mi guarda con tutto l'amore di questo mondo negli occhi.
"L'hai fatto?"
Annuisco prima di gettarmi tra le sue braccia.
I singhiozzi mi scuotono il corpo.
"Vieni dentro tesoro, è casa tua adesso"
Trascino i piedi appoggiandomi a lui, non mi fido molto del mio corpo per ora, fino a quando non mi poggia delicatamente sul divano.
Subito mi compre con una coperta mentre fa fluttuare un the davanti a me.
"Sei coraggiosa Herm, hai fatto la cosa giusta, non dimenticarlo"
Cerco di forzare un sorriso verso di lui, non riuscendo nemmeno lontanamente nel mio intento.
Mi toglie la tazza dalle mani, facendomi adagiare sui cuscini.
"Riposati un po', hai bisogno di energie"
Rannicchio le gambe contro il mio corpo e piango, piango così tanto che mi bruciano gli occhi e non riesco a tenerli aperti, piango così tanto che mi sembra di non respirare più.
Dopo una vita però, finalmente, mi addormento.
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H a r r y
Quando io e Reggie rientriamo a casa, Hermione è già qui, distesa sul divano, infagottata in una coperta fin troppo grande per lei.
"Lo ha fatto" dice Remus dietro di noi.
"Ha fatto cosa?" domanda Reg guardandola preoccupato.
Non sembra più nemmeno Herm così, sembra indifesa e spaventata, lei che è sempre allegra e pronta a combattere.
"Ha cancellato la memoria dei suoi genitori, per metterli al sicuro"
"Merda.." sussurra lui.
Remus e Sirius ci trascinano al piano superiore, così da poter parlare tranquillamente senza il rischio di svegliarla.
"Che facciamo per Draco?"
"Mi ha evitato tutta la settimana" bofonchio "non so davvero come aiutarlo"
"Deve fidarsi di te, devi passare più tempo con lui" interviene Reg.
"E come dovrei fare scusa?"
Alza le spalle.
"Ricattalo"
Lo guardo allibito.
"Certo, minacciandolo otterrò sicuramente la sua fiducia"
"Devi ricattarlo in maniera carina, non con cose cattive ma prendendoti cura di lui, capisci cosa intendo?"
"No"
"Salazar Potter, obbligalo a passare del tempo insieme a te e quando state insieme comportati bene con lui, non è difficile"
Così lui vedrà che non voglio fargli del male e si fiderà di me.
Bastardo manipolatore.
Sorrido a Regulus.
"Sei l'incarnazione dei Serpeverde"
Mi sorride soddisfatto mentre Siri sbuffa vicino a lui.
"Comunque però non credo che volterebbe le spalle alla sua famiglia" dice Remus accendendosi una sigaretta.
Dio, quanto ne vorrei una.
Fumare con il mio padrino qui però, non è nemmeno lontanamente pensabile.
"Dobbiamo trovare un modo per parlare con Narcissa" continua lui.
E non so perché ma credo questa sia la parte più difficile di tutto il piano, non mi sembra qualcuno con cui puoi semplice parlare, disponibile per un the.
"Sarà impossibile" conferma Sirius.
Un passo alla volta.