Revenir

Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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C i n q u e

D r a c o

 

Il grosso cane nero, sdraiato sopra il letto di Richard, mi sta guardando male.
So che i cani non possono odiarti, ma lui mi odia, lo vedo.
Stringo gli occhi e provo a vincere questa gara di sguardi che stiamo avendo.

"Seriamente riesci a metterti in competizione anche con un cane?"
Alzo il dito medio in direzione di Theo dietro di me.
"Mi odia, lo leggo dal suo sguardo"

"È un cane! Come fa ad odiarti? Probabilmente avrà solo fame"
"Mh" mormoro, non me la racconta giusta questo esseraccio.

"Che te ne pare di Alex? Lo chiamerò Alex, Richard non mi piace proprio, è così noioso e banale come nome"

"Mi sembra apposto, non me lo immagino come qualcuno mandato per spiarci"
Ed è vero, mi sembra uno di quei ragazzi normali, cresciuti in una famiglia normale con un'esistenza comune.

"Stiamo comunque attenti però, non possiamo fargli sapere tutto"
Come il compito che ci ha assegnato il Signore Oscuro.
Nott sospira teatralmente prima di sedersi vicino a me, appoggiando la sua testa sulla mia spalla.

Siamo cresciuti insieme, noi due.
Essere anime gemelle è un concetto più complicato di quanto si creda, non è un tipo di rapporto che si instaura solo tra persone che si amano in senso romantico.
Si instaura anche tra due amici, tra due persone che conoscono il meglio e il peggio l'uno dell'altro.
Theo è la mia anima gemella.
C'è sempre stato per me come io sono sempre rimasto al suo fianco, indipendentemente da tutto quello che ci succedeva intorno.
Se dovessi rischiare di morire oggi e gli chiedessi "Mi accompagni?", la sua risposta non sarebbe "Dove?" "A fare cosa?" "Perché?" ma sarebbe un cenno di assenso prima di vederlo camminare al mio fianco.

"Passerà prima o poi?" sussurra mentre stringe con la mano il suo braccio sinistro.
La mia testa si appoggia in automatico sulla sua, come quando eravamo bambini.
"Prima o poi ne usciremo, staremo bene, prima o poi"

"Sai" dice Theo facendo scrocchiare la lingua sul palato "ieri sera Potter ti guardava"
Si può morire a forza di alzare gli occhi al cielo?
"Finiscila idiota"
"Dai Dracuccio, la tensione sessuale tra voi due è alle stelle!"
Mi alzo di scatto facendolo traballare sul posto.
"È un coglione arrogante, sfacciato e fortunato oltre ogni aspettativa. Un'idiota che si crede il Prescelto padrone del mondo magico" lancio un'ultima occhiataccia a Theo prima di avvicinarmi alla porta "altro che tensione sessuale, vorrei picchiarlo fino a vedere il suo ego spento, per una volta"
Esco dalla stanza sbattendo violentemente la porta dietro di me.
Sono sicuro di aver visto il cane mostrarmi i denti.

Però Harry mi guardava.

—————
R e g u l u s

 

Corro come un pazzo lungo i corridoi di Hogwarts per arrivare prima di tutti alla lezione di Pozioni, Horace sarà da solo.
Il che vuol dire che forse potremmo parlare, lui sa chi sono davvero.
Sarà cambiato, dopo tutti questi anni? La sua faccia da tricheco sarà ancora la stessa? Mi guarderà ancora con lo stesso orgoglio negli occhi?

"Ehi Black!" sento urlare dietro di me e, come il grandissimo idiota che sono, mi fermo e mi giro.
"Non funziona tutta questa messa in scena se ti giri appena qualcuno ti chiama con il tuo vero nome, sai?"
La Granger.

Le regalo uno dei miei migliori sorrisi, rimanendo fermo dove sono così che possa raggiungermi.
"Eppure mi sembrava di essere bravo nel doppio gioco, bugie e finzione sai?"
Gli occhi le brillano di divertimento.
"Non credo, R.A.B., anche se devo ammettere che sei originale nella tua banalità"
Metto una mano sul petto stringendo la camicia all'altezza del cuore.
"Mi hai definito banale? Potrei morire per un affronto simile"
La sua risatina mi colpisce in pieno.
"Questo è tutto fuorché banale"

Le apro la porta per farla entrare in aula.
Il Professore Lucamorco è dietro il suo bancone e i suoi occhi trovano subito noi.
"Professore!" urlo prima di andargli incontro per abbracciarlo.
Ovviamente, ci siamo solo noi tre, non sarei mica così stupido.
"Oh Regulus Black! Uno dei pezzi migliori della mia collezione"

Amo essere apprezzato dagli altri.
C'è chi non dà peso al giudizio delle altre persone, io non sono uno di questi.
Indubbiamente, mi piace piacere.

"Uno dei migliori? Io sono il migliore!"
Una risata nascosta da un colpo di tosse mi colpisce le spalle.
Anche Horace la sente e si sporge oltre la mia testa per guardare Hermione in piedi dietro di noi.
"La signorina Hermione Granger, non è così? Scommetto che anche lei sarà parte della mia collezione sa?"
"Non ti azzardare a rubarmi il posto" le dico scherzando, forse nemmeno troppo.
"Non oserei mai" annuncia con fin troppa solennità.

Mi avvicino a lei a testa alta.
"Nessuno, nemmeno la strega più brillante del secolo, può vincere contro di me a Pozioni" la sfido.
Il suo mento si alza, i suoi occhi nocciola trovano subito i miei.
"Lasciamo che siano i risultati a deciderlo, no?"
Sorrido. Di cuore.

Non c'è nessuno come me a Pozioni, forse solo Severus si avvicinava al mio livello ma nemmeno lui ha mai potuto competere con me.
Eravamo la famiglia reale dentro questo laboratorio, dettavamo noi le regole.

Il Principe Mezzosangue e il Re Purosangue.

—————

 

"Bene, suddividetevi in coppie e provate a creare un decente Distillato della Morte Vivente" annuncia il Professore "ai vincitori andrà questa"
La bottiglietta di Felix Felicis penzola dalle sue dita grassocce.

Guardo Hermione, che si sta già posizionando, e mi siedo vicino a lei.
"Uno del suo rango che fa coppia con una incapace come me? Potrei emozionarmi sa?"
La teatralità e l'umorismo delle nostre conversazioni raggiunge livelli sempre più elevati.
Metto i gomiti sul bancone, appoggiando le mani sotto il mento.
"Così posso correggerti quando sbagli, potrai ringraziarmi dopo"
Mi fulmina con lo sguardo prima di iniziare ad ammucchiare gli ingredienti sul piano di lavoro.

"Devi girare in senso antiorario, non orario" la correggo.
"Sul libro c'è chiaramente scritto che.."
La interrompo prima che possa iniziare a blaterale mezz'ora.
Le tolgo da davanti il libro e correggo il procedimento.
Hermione mi guarda a bocca aperta, palesemente scioccata.
"Tu hai appena scritto a penna sul mio libro?"
"Si"
Adesso ha la stessa faccia di chi vorrebbe lanciarti una crucio ma non può farlo.
"Tu hai usato una cazzo di penna sul mio libro" ripete affermando quello che le ho già confermato.
Si ripassa tra le mani la pagina sfiorando le parole che ho lasciato con i polpastrelli, come se non volesse nemmeno toccarle.

Una potente librata mi arriva sulla parte posteriore della testa.
"Ma che cazzo.." borbotto massaggiandomi il punto colpito.
"Non scrivere mai più con la penna sul mio libro"
Salazar, sapendo che avrebbe fatto tutte queste storie, l'avrei lasciata sbagliare.
Non pensavo potesse darle così fastidio, quindi..

"Se segui le mie istruzioni e vinciamo, potrò sempre scrivere sul tuo libro" allungo la mano verso di lei, convinto di quello che ho scritto "ci stai?"

La afferra come se la avessi condannata a morte.
La stessa espressione dipinta sul suo viso quando il professore consegna a noi due e a Ron ed Harry, una boccetta di Felix Felicis.

"Il tuo libro di pozioni sarà la mia più grande tela" le sussurro vicino all'orecchio, passando sopra quell'ammasso di capelli gonfi.

Potrei giurare di averla vista rabbrividire.

 

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