
Chapter 2
Remus Lupin e Regulus Black erano vivi.
Remus Lupin e Regulus Black erano vivi ed erano a casa di Mary McDonald.
Erano entrambi vivi ed erano sdraiati sul divano insieme alla sua migliore amica.
"Che cazzo sta succedendo qui?" ha domandato fissando i due che erano immobilizzati, come statue di sale.
"Lily.." ha iniziato Remus, avvicinandosi a lei.
Traditore, spia.
"Fermo" ha ordinato, alzando la bacchetta, intimandogli di stare lontano da lei.
"Lily, abbassala" era intervenuta Mary, facendo da scudo a Remus con il suo corpo.
Perché lo faceva? Non capiva che li stava tradendo tutti?
"Expelliarmus!" ha urlato Black facendole volare la bacchetta dalla mano, lasciandola indifesa.
Il suo battito è aumentato notevolmente e doveva obbligarsi a non mostrare la paura che provava.
"Reggie!" ha sbuffato la sua amica "non è questo il modo di affrontare le cose!"
"Non ci avrebbe lasciato spiegare altrimenti, non possiamo permettere che mandi tutto a puttane"
I Grifondoro erano coraggiosi, le avevano sempre detto, le hanno ripetuto che li incarnava tutti i valori della nostra Casa, forse la stupidità rientrava tra questi.
Si è seduta sul divano, senza la sua bacchetta, allargando le braccia.
"Forza allora, spiegatemi" ha detto dura, con la coda dell'occhio riusciva a vedere Remus immobilizzato al centro della sala mentre fissava il leggero gonfiore sulla sua pancia.
Avevano parlato tanto, tutti e tre, per tanto e troppo tempo, raccontandole cose assurde.
"Peter è il traditore Lily, non Remus" ha mormorato Mary stringendole leggermente la mano.
Ha guardato la sua pancia allora, metabolizzando tutto quello che le era stato raccontato. Ha immaginato di stringere tra le braccia il piccolo Harry, ha immaginato suo figlio giocare sulla scopa con Sirius, lo ha immaginato steso sul suo lettino mentre Peter gli raccontava una storia.
Le sembrava tutto così sbagliato, tutti i comportamenti sospetti di Minus dell'ultimo periodo non erano dovuti quindi al suo stress a lavoro, non erano dovuti ad una ragazza segreta.
Allora ha immaginato Remus, steso vicino al piccolo, mentre gli raccontava una storia e il calore si è espanso nel suo petto.
Zio Moony.
Ha alzato lo sguardo su Remus, ancora immobile al centro del soggiorno, i suoi occhi sempre puntati sulla sua pancia.
"Vuoi toccarla, Moony?"
Il respiro è morto in gola al Grifondoro, lo ha visto trattenere il fiato mentre si muoveva di un solo passo nella sua direzione, studiando la sua reazione.
La mano si è allungata di poco verso di lei, titubante e spaventata da un possibile rifiuto.
"Posso davvero?" ha domandato e, dopo il suo cenno d'assenso, si è accucciato davanti al divano, tra le sue gambe, accarezzandole il leggero gonfiore.
"Ehi Harry, è così bello poterti finalmente conoscere, sono lo zio Moony, lo sai? Ti amo già così tanto piccolino, mi senti?"
Remus non si era asciugato nemmeno una delle lacrime che gli scendevano sulle guance, mentre la guardava con tutto l'amore di questo mondo.
Quel Remus, il Moony che aveva sempre conosciuto, non era una spia.
"Mi sei mancato così tanto" gli ha detto, facendo scorrere una mano tra i suoi capelli "pensavo fossi morto"
"Anche tu Lily, mi manchi davvero, mi mancate tutti"
"Sirius!" ha urlato poi all'improvviso, fissando Regulus e Remus "è impazzito quando hanno confermato la vostra morte o scomparsa, deve saperlo, devo dirgli che state bene, che siete vivi"
"No" ha risposto subito il fratellino Black "ucciderebbe Peter alla prima occasione, non sappiamo se ha già rilevato la posizione della vostra casa, dobbiamo stare attenti, mantenere il segreto"
Aveva ragione, forse il topo sarebbe stato così stupido da andare da solo con Voldemort in casa loro credendoli all'oscuro di tutto, se lo uccidessero o lo imprigionassero, probabilmente un'intera squadra di Mangiamorte si presenterebbe a casa loro, nel caso lui avesse già rilevato la loro posizione.
"Va bene, non dirò nulla" ha concordato con loro "ma gli mancate tanto, entrambi"
"Non credo" ha mormorato il Serpeverde, un sorriso triste sul volto, i capelli neri gli circondavano dolcemente il viso facendolo apparire più piccolo di quanto era.
"Quando accadrà, quando Peter vi tradirà e sapremo che sta venendo da voi, lo aspetteremo fuori casa vostra, pronti ad affrontarlo" ha detto Remus, la mano ancora appoggiata sulla sua pancia.
Non sembrava volesse staccarsi mai più.
"La casa segreta si trova al numero 4 di Godric's Hallow, la parola sicura per entrare è 'Barbabietola'" ha sussurrato, alternando lo sguardo da Remus a Regulus, gli stava rivelando la posizione della casa.
"Quel giorno vi voglio al nostro fianco, non rimarrete fuori da una casa che non vedete"
"Grazie per esserti fidata di noi" ha mormorato Regulus guardandola come mai gli aveva visto fare in tutti quegli anni.
*
"Fammi vedere il mio figlioccio" ha urlato esaltato non appena Lily è comparsa nel soggiorno di Mary con il piccolo fagotto tra le braccia.
Era nato un mese fa, Harry James Potter, e lui aveva avuto il permesso di vederlo solo ora.
"Ciao piccolo Harry, sono lo zio Moony, è bello vederti" ha mormorato toccandogli il nasino non appena Lily lo aveva lasciato tra le sue braccia.
Gli ha fatto appoggiare la testolina sul suo braccio, alzandolo leggermente.
"Questa è la tua mamma, la vedi? Si chiama Lily e non ama troppo gli scherzi, le nasconderemo tutti i casini che combinerai"
Ha fissato la rossa, mentre stringeva le mani davanti al petto, gli occhi leggermente lucidi.
"Questa invece è tua zia Mary, non devi mai chiamarla Mar, si arrabbia tantissimo, la corromperemo per delle pozioni speciali da grandi, capito?"
Mary si è avvicinata a Lily, circondandole le spalle con un braccio, un sorriso dolce sul viso.
Lei aveva avuto l'onore di essere lì, in ospedale, al momento del parto.
Avevano dovuto togliergli la bacchetta per non rischiare di farlo smaterializzare al San Mungo.
"E questo, è tuo zio Reggie, proverà a convincerti che finire in Serpeverde è una buona cosa ma non devi assolutamente ascoltarlo, tu sei un Grifondoro, capito?"
Harry si era agitato, aveva afferrato con le manine il suo dito, stringendolo per quanto riusciva a fare.
Regulus, invece, era immobilizzato mentre fissava il bambino come se potesse diventare un mostro da un momento all'altro.
"Vedi?" ha ripetuto al piccolino, avvicinandosi a Black "tuo zio Reggie è terrorizzato da te, non poteva essere un Grifondoro"
"Remus.." aveva mormorato l'ex-Mangiamorte "non credo che Lily voglia.."
"Prendi in braccio il tuo nipotino, zio Reggie"
La voce di Lily era arrivata chiara e limpida alle loro orecchie, ribadendo l'importanza che aveva ora Regulus nella vita di tutti loro.
Aveva deglutito a vuoto, prima di allungare spaventato le braccia verso di lui, verso Harry.
Gli faceva già male separarsi dal piccoletto e lo aveva tenuto in braccio solo per qualche minuto.
"Ciao Potter, spero sarai meno odioso di tuo papà" ha mormorato Reg al visetto confuso di Harry che nel mentre stava provando ad afferrargli i capelli.
"A quanto pare sono tuo zio Reggie, lo sai?"
Si era diretto verso il divano, cullando il bimbo tra le braccia.
"Moony" lo aveva chiamato Lily, una mano si era subito intrecciata alla sua "vorresti essere il suo padrino? Insieme a Sirius?"
*
"Padron Regulus"
Kreacher era comparso all'improvviso nel salotto di Mary, una grande bruciatura sul lato destro del corpo.
"Lo faranno stasera, andranno questa sera dai Potter"
Quasi si era strozzato con il cibo mentre si alzava di scatto insieme a Remus, la bacchetta tra le mani.
"Saranno solo Minus e il Signore Oscuro, padron Regulus" lo ha informato.
Non avrebbero toccato suo nipote, non avrebbero sfiorato con un solo dito Lily, l'amica che aveva trovato in questo anno, nemmeno una maledizione doveva arrivare a suo fratello.
"FERMI!" ha urlato Mary mettendosi davanti a loro, le braccia allargante.
Non sembrava molto intimidatoria con la maionese al lato della bocca.
"Andiamo adesso, tutti e tre insieme" ha detto fissandoli, la paura riflessa negli occhi "prima però dobbiamo convincerli che non siete lì per ucciderli"
*
Stava camminando verso il soggiorno dove James e Lily erano addormentati sul divano vestiti ancora con i costumi di Halloween con cui avevano portato Harry a fare dolcetto e scherzetto, il suo figlioccio era steso tra di loro mentre si succhiava il dito.
Li ha fissati per un po', immaginando di avere una famiglia come la loro, di avere una famiglia così con l'uomo che aveva amato più di chiunque altro.
Il senso di tradimento è strisciato dentro di lui, sostituendo tutto l'amore che ancora provava con l'odio.
All'improvviso, un leggero ronzio rimbombava per la casa, ad indicare che qualcuno era entrato nei reparti di sicurezza conoscendo però la parola d'ordine.
James si era svegliato di soprassalto, il vestito da zucca gigante ondeggiava mentre si alzava di scatto.
"Vado io" gli ha detto, ridendo di poco per quanto apparisse buffo il suo migliore amico.
Ancora sorridendo era arrivato davanti alla porta, Mary era davanti a lui, si torturava le mani, come faceva ad Hogwarts prima di un esame importante.
"Ehi Siri" lo ha salutato, il respiro accelerato "potresti chiamare Lily e farla venire immediatamente?"
Stava per risponderle, stava per dirle che lei stava dormendo quando la rossa è comparsa alle sue spalle.
"Mary.." ha mormorato ancora assonnata "che succede?"
"È il momento, è oggi" ha detto solamente e lui stava alternando lo sguardo tra le due, non capendo ciò che stavano dicendo.
"Pads, prendi la tua bacchetta e quella di James e portamele" ha ordinato Lily, non staccando gli occhi dalla Grifondoro.
Ovviamente ha fatto come ha chiesto e dopo avergliele consegnate, gli è stato ordinato di sedersi sul divano, insieme a James.
Harry, ormai bello sveglio, era seduto a terra davanti a loro, il suo solito gigantesco sorriso sul volto.
Era intelligente il suo figlioccio, riusciva già a dire qualche parola, addirittura chiamando ciascuno di loro.
"Amore" James ha chiamato Lily, lo sguardo innamorato sul volto come se fosse ancora il primo giorno "che succede?"
"Scusa, scusami tanto" ha mormorato lei prima di lanciare un Pietrificus Totalus su entrambi.
Fissavano impotente Lily mentre faceva entrare dentro la stanza Remus e Regulus.
Remus Lupin, l'unico amore della sua vita.
Regulus Black, il suo fratellino ormai sparito.
Remus e Regulus.
Remus e Regulus.
"Tio!" ha urlato Harry, camminando e inciampando verso i due che lo stavano già aspettando a braccia aperte.
Lily li fissava con amore, permettendo a due servitori del Signore Oscuro di toccare il suo figlioccio.
Riusciva a sentire James iperventilare vicino a lui, il panico che si irradiava nel suo respiro.
Mary e Lily si sono posizionati davanti a loro e hanno iniziato a raccontargli qualcosa, una storia, la verità dicevano, partendo dal 1979.
Partendo dall'anno in cui suo fratello era scomparso, lo stesso anno in cui Remus Lupin non era tornato dalla missione.
La bugia che gli stavano raccontando era così ben articolata che sembrava vera, sembrava spiegare davvero tutto, poteva addirittura arrivare a credere a tutto questo.
"Lo capisci, amore? Remus non è mai stato la spia, è stato lontano da noi per anni per proteggerci e Reggie è quasi morto per provare a sconfiggerlo. Peter è la spia e sta venendo ad ucciderci" ha detto Lily inginocchiandosi tra le gambe di James, una mano che correva sulla guancia di suo marito.
Ha fissato i due allora, in piedi nel soggiorno, mentre stringevano tra le braccia Harry.
Le lacrime hanno iniziato a scendergli sul volto, non capendo come poterle fermare.
Il suo cuore si stava spaccando in mille pezzi, chi negli ultimi anni ha preso solo che odio meritava più amore di chiunque altro.
Capiva perché avevano tenuto tutto nascosto, sapeva che se fossero scappati, Peter avrebbe potuto raggiungerli comunque, essendo il loro custode.
Dovevano prima toglierli quel ruolo, dovevano prima nominare custode qualcun altro per essere al sicuro.
Ma faceva male, li odiava per non avergli detto nulla, li odiava per averlo privato così a lungo della loro presenza, si odiava per aver pensato che il suo Moony fosse la spia, si odiava per aver pensato che suo fratello meritasse di morire.
"Adesso vi libero, va bene?" ha chiesto Mary, alzando la bacchetta verso di loro, poteva sentire le catene invisibili che lo tenevano fermo sciogliersi piano piano.
James è stato il primo dei due a reagire, è corso in avanti, gettandosi addosso al petto di Remus che lo fissava impotente.
Quanto doveva essere stato doloroso per il suo Moony tornare nella loro casa e trovarla vuota senza nemmeno una spiegazione? Quanto doveva essere stato difficile per il suo amore scoprire che tutti, anche lui, lo consideravano una spia?
"Scusa Moony, scusa" ha detto James piangendo "non dovevamo dubitare di te, perdonami"
Remus lo ha stretto tra le braccia, riusciva a riconoscere il suo respiro irregolare anche a distanza, riconosceva ancora quando stava per piangere.
Si è alzato, lentamente, avvicinandosi a suo fratello.
Incerto, ha provato ad abbracciarlo e, contro ogni sua aspettativa, lo stava già aspettando.
"Sono così felice che tu sia vivo Reggie, grazie" ha mormorato, sentiva la gola farsi rauca "ti voglio bene"
La presa di Regulus si è stretta intorno alla sua vita, forse non si aspettava questa reazione da lui.
"Ti voglio bene anche io Siri" ha detto e ha sentito il cuore scoppiargli di gioia.
Un pizzico è arrivato al suo braccio, nel punto in cui glie li dava sempre da bambini.
"Lui non avrebbe mai pensato che tu fossi la spia, solamente perché sei un Black" ha sussurrato al suo orecchio.
Stava per dire qualcosa, qualsiasi cosa, voleva mostrare la sua sorpresa, per suo fratello che sapesse di lui e Remus, voleva fargli sapere quanto si sentisse in colpa, per essersi comportato così, ma il leggero ronzio di una visita è ricomparso e tutti si sono immobilizzati sul posto.
"Ecco!" ha urlato, rimanendo però fermo sul posto, mille conversazioni negli occhi di tutti.
Sarebbe andato lui ad aprire, non avrebbe mai permesso che James o Lily andassero alla porta, con il rischio di morire.
Si è incamminato verso la porta, prendendo la sua bacchetta, nascondendola dietro la schiena.
Lo ha visto, subito dopo aver fatto il primo passo, ha visto Remus affiancarsi a lui.
Uno sguardo dolce e una promessa implicita.
"Ovunque andrai, sempre con te" ha mormorato sotto voce, gli occhi che si riempivano di lacrime.
Ha aperto la porta, con un enorme sorriso sul volto, fingendo per il bene della sua famiglia.
"Wormtail!" ha urlato abbracciandolo, lo odiava, era disgustato.
"Ehi Pads" ha detto la spia, ricambiando l'abbraccio ed entrando in casa, aveva lasciato la porta socchiusa.
Traditore.
Lo ha preso sottobraccio, riusciva a vedere con la coda dell'occhio Remus mentre lanciava incantesimi protettivi sulla porta di casa da dietro le tende.
"Non hai idea di che cosa assurda è successa oggi" ha detto sorridendo, voleva ucciderlo.
"Cosa?" ha chiesto Peter con il suo solito tono.
Ha girato l'angolo allora, mostrandogli Regulus Black in piedi nel soggiorno, la bacchetta puntata verso il traditore.
Minus non respirava più, stava trattenendo il fiato.
"E non è l'unico sai?" ha aggiunto, una soddisfazione innaturale si irradiava dentro di lui vedendo la faccia sorpresa del suo presunto amico.
Lo ha afferrato per una spalla, obbligandolo a girarsi verso Remus appoggiato allo stipite della porta.
"Ti ricordi di Moony?" ha domandato, le labbra del loro amico scomparso sollevate in una smorfia di vittoria e disgusto.
"Ciao, piccolo ratto schifoso" ha salutato Remus, avvicinandosi al loro vecchio amico che nel mentre aveva provato ad agguantare la bacchetta.
Regulus era stato più veloce, disarmandolo prima che potesse fare qualsiasi cosa.
Era arrivato davanti a loro Remus, la punta della bacchetta era verde, poteva vedere l'odio che stava provando dai suoi occhi, non lo aveva mai visto così.
"Come hai osato venderli a Voldemort?" ha chiesto Remus e Peter ha perso ancora più colore, diventando ancora più bianco.
"Non c'è tempo" ha detto James, la bacchetta puntata verso Peter.
"Ti assolviamo dai tuoi compiti di custode segreto, non ti sarà più concesso conoscere la nostra posizione, non ti sarà più concesso vedere la nostra casa" ha iniziato a dire prima di aggiungere innumerevoli parole in latino.
Anche Lily aveva alzato la bacchetta allora, puntandola verso Remus e ripetendo al contrario l'incantesimo.
Era lui il nuovo custode.
Si sono guardati tutti, hanno sentito la porta cadere a terra dopo un incantesimo.
Lily ha afferrato James e Harry, Regulus ha preso Mary e Remus ha toccato la sua mano, una potente scarica di energia lo ha attraversato per tutto il corpo.
Si sono smaterializzati giusto il tempo di vedere Voldemort nel salotto di casa loro, atterrando in un gigantesco prato verde.
*
Erano nella villa dei Black in Francia, era stato Regulus a proporre di scappare qui, lontano dalla guerra e dai Mangiamorte.
Sirius stava ancora stringendo la sua mano, nonostante si fossero già smaterializzati.
Stava davvero sperando che gli desse un'altra possibilità, nonostante gli avesse fatto credere di essere una spia, di essere scomparso.
"Grazie Moony, grazie Reggie" ha iniziato James girandosi verso di loro con gli occhi lucidi "senza di voi oggi saremmo morti, Harry sarebbe stato orfano o peggio ancora.."
Lily è intervenuta, stringendolo tra le braccia. Li ha guardati entrambi negli occhi.
"Grazie davvero"
Hanno tutti seguito il più piccolo dei Black dentro la casa, la mano di Siri ancora stretta nella sua.
Hanno seguito Reg su per le scale, fino alle camere.
Le mani ancora intrecciate.
Davvero gli stava dando questa illusione?
Lo ha seguito nella sua stanza poi, chiudendosi la porta alle spalle.
È caduto in ginocchio anche solo prima di farlo parlare.
“Scusa, Moony, ti prego perdonami” ha iniziato a dirgli con la voce che gli tremava leggermente “non avrei mai dovuto dubitare di te”
Si è inginocchiato vicino a lui allora, stringendolo tra le braccia.
“Scusa tu Pads, non volevo sparire per anni”
Le loro labbra si sono incontrate a metà strada, entrambi erano vittime dei sensi di colpa e non sembrava quasi vero stare lì, insieme.
“Sai che sono il padrino di Harry? Insieme a te”
Sirius lo ha stretto un po’ più forte, volendogli comunicare tutto l’amore che provava.
“Tu e Reggie siete degli zii fantastici”