Una crepa nel cuore

Fu Barty quello che lasciò entrare James nei dormitori.

James non riusciva a capire se gli piaceva al ragazzo oppure se lo odiava, a James gli piaceva in qualsiasi caso, era contento che Regulus avesse dei buoni amici. James fece le scale tre alla volta, doveva raggiungere Regulus. Doveva sistemare il casino in cui si erano ritrovati. Si precipitò verso quella porta che gli era familiare, legno nero e numeri argentati (#19).

Aprì improvvisamente la porta, solo per vedere che la stanza era - vuota? Dov’era Regulus? Forse Barty lo aveva mandato in una trappola, forse Barty aveva intenzione di ucciderlo? Cazzo, James non voleva morire qui.

“James?” James sussultò alla vista di Regulus sulla porta del bagno, capelli ricci incasinati e occhi tristi grigi. James voleva prenderlo su tra le sue braccia, abbracciare il ragazzo più piccolo di lui, e mandare via tutto il dolore. Regulus si meritava di essere felice.

“Hey baby, sono io.” Regulus sussultò, la mano gli copriva la bocca spalancata dalla sorpresa. C’erano lacrime sulla faccia di Regulus, e di puro istinto James balzò in avanti e avvolse tra le su braccia l’altro in modo protettivo.

“Sono qui, Sono qui ora. Non avrei mai dovuto lasciarti andare, Reg.”

Regulus sembrò realizzare che quel James era veramente James, e che il suo James fosse lì. “Perchè sei qui?”

“Io- Hai dei buoni amici, Reg, Barty ha fatto a Sirius un intero cazzo di monologo riguardo a quanto fossi prezioso, e come Sirius era , e qui quoto ‘un bastardo egoista’.” Regulus scoppiò a ridere tra le lacrime che stavano ancora scendendo da prima. Sbattè le palpebre furiosamente, “Ovvio che lo ha fatto, l’idiota. Scommetto che era fiero di sè stesso.” James alzò le spalle, “Si, beh, Sirius ha realizzato che era un coglione. E io ho realizzato, che avrei dovuto battermi per te. Quindi è quello che ho intenzione di fare”

“Ti avevo detto di non farlo.”

“Si, beh, devo smettere di stare ad ascoltarti.”

“E poi te ne sei andato,” Regulus sussultò, girando dall’altra parte la sua testa per non guardare James. James gli afferrò il mento, facendo si che Regulus lo stesse guardando “Mi hai detto che mi amavi, e poi te ne sei andato.”

”Mi spiace, James-”

“Perchè? Non lo pensavi davvero?” Regulus scosse la testa furiosamente, “Certo che lo intendevo veramente, James Potter. Cazzo, sono innamorato di te, disperatamente innamorato. Come non potrei esserlo? ”

James lo baciò.

E tutto sembrò giusto. Si sentiva al caldo, al sicuro e amato. Dopo che si separarono Regulus rimase lì in piedi bocca spalancata e occhi ancora chiusi. “Non sei riuscito a stare 24 ore senza baciarmi vero, Potter?”

“Mai, sono debole quando si tratta di te, devo baciarti tanto.” James rise, questo sembrava giusto. Sembrava normale, perfetto.

“Per essere seri comunque, baby, non riesco a stare lontano da te. Te sei il mio mondo, e penso di essere stato innamorato di te fin dall’inizio. Sei tu, Reg, sei sempre stato tu. E sono tanto tanto innamorato di te.”

Regulus sembrava star per scoppiare a piangere di nuovo “Cazzo, James Potter, sei bravo con le parole. ”

“Sono un uomo dai mille talenti.” Regulus ridacchiò “Ti amo anche io, stupido.”

James lo baciò di nuovo.

“Come mai tutti i nomignoli per te sono carini e coccolosi e tutto quello che ottengo in cambio è ‘stupido’.” Regulus lo baciò di nuovo. ”Zitto.”

“Oi, attento Black.” entrambi i ragazzi risero, sdraiati insieme sul letto, braccia attorno all’altro, cercando conforto l’uno nell’altro.

Questo era l’inizio di qualcosa di stupendo.