Dragon's Heartstrings - Pinkinku (traduzione)

Harry Potter - J. K. Rowling
F/M
G
Dragon's Heartstrings - Pinkinku (traduzione)
Summary
L'High Reeve Draco Malfoy non è solo il Mangiamorte più fidato di Voldemort, ma anche un agente sotto copertura dell'Ordine, che trama la caduta di Voldemort dall'interno.Dopo un equo scambio con l'Ordine, l'High Reeve chiede il sacrificio più alto: fare della strega più brillante della sua epoca Hermione Granger la sua moglie.
Note
Ispirato a Manacled di senlinyu.Ispirato a The Auction di LovesBitca8.
All Chapters Forward

capitolo 19

Hermione fissò Bellatrix che le sorrideva follemente. Hermione non sapeva cosa fare, cosa dire, come reagire: era immobilizzata dalla paura. Da quanto tempo era qui? Aveva ascoltato quello che stavano dicendo? Si era resa conto di ciò che stavano progettando?

In cerca di forza, Hermione rivolse lo sguardo a Malfoy. Il suo volto si oscurò immediatamente, non rivelando alcuna emozione, mostrando unicamente la sua facciata fredda e incurante.

"Zia Bella", la salutò con un tono fastidiosamente annoiato. "Non ti aspettavo qui".

Gli occhi di Bellatrix lampeggiarono, il sorriso folle non aveva ancora abbandonato il suo volto. "Oh, ho pensato di fare una visita al mio carissimo nipote: è stato così a lungo senza madre che deve avere bisogno di qualcuno, di una natura femminile che si occupi di lui. Dovevo assumermi questo ruolo, eppure ho scoperto che potrebbe non essere necessario", i suoi occhi scintillarono pericolosamente verso Hermione, "qualcuno l'ha già fatto".

"Forse saprai che la Sanguesporco ora è mia moglie. Ho bisogno di creare degli eredi, dato che sono l'ultimo legittimo successore sia della linea familiare dei Malfoy che di quella dei Back", disse Malfoy con calma e sicurezza.

Bellatrix si alzò dalla poltrona, con la bacchetta dalla forma strana che le traballava ai lati nella mano instabile. "Oh, ne sono consapevole..." disse velenosa. "Sono al corrente di molte cose... Il Signore Oscuro mi ha detto..."

Fece qualche passo verso di loro, con gli occhi che passavano da Malfoy a Hermione: ogni volta che si posavano su di lei, Hermione si sentiva minacciata e a disagio. Malfoy si era spostato in avanti, coprendo Hermione con il suo corpo, e i suoi occhi osservavano attentamente i movimenti della bacchetta di Bella.

"Quello che so", continuò Bellatrix, "è che avresti potuto scegliere qualsiasi moglie tu volessi, eppure hai scelto lei!" Puntò la bacchetta su Hermione, e Malfoy si spostò ulteriormente di lato. "E perché? È perché hai ancora un sentim..."

"Dimmi quello che vuoi e vattene, Bella, non ho tempo di parlare di nulla con te", interruppe Malfoy.

Le labbra di Bellatrix si sono increspate in una linea dura, l'occhio destro si è contorto: sembrava che stesse perdendo la testa. Il suo atteggiamento sembrava molto più squilibrato dell'ultima volta che si erano visti.

Continuava a puntare la bacchetta verso Hermione, ma era chiaro che se avesse lanciato una maledizione avrebbe potuto colpire Malfoy, e la possibilità che pronunciasse una maledizione che uccide non sembrava affatto improbabile, non quando era così piena di rabbia e instabilità. Hermione pensò a cosa fare. Malfoy stava davanti a Bellatrix a mani vuote, Hermione non era sicura che non avesse davvero una bacchetta con sé o che non la tirasse fuori di proposito. Forse credeva che la zia non gli avrebbe fatto del male? Hermione non ne era così sicura, quindi doveva prendere delle precauzioni. Si chinò lentamente per afferrare la gonna del vestito e cominciò a tirarla su, cercando di non attirare l'attenzione di Bellatrix. Sembrava funzionare, perché la sua attenzione era ancora su Malfoy, il cui corpo nascondeva Hermione alla vista.

"Ho sentito quello che hai detto! Vuoi sconfiggere il Signore Oscuro! Tu..."

Hermione raggiunse la bacchetta attaccata alla coscia e la estrasse lentamente dalla giarrettiera.

"Ricordami un'altra volta, zia, quando è stata l'ultima volta che hai sentito qualcuno parlare del Signore Oscuro e si è rivelato falso? È stato questa settimana? La settimana scorsa? O è stato ogni singolo caso in cui hai raccontato al Signore Oscuro di qualche cospirazione per poi scoprire molto presto che avevi le allucinazioni?" Malfoy sembrava vagamente irritato.
Ma Bellatrix non se la bevve. "Tu vuoi che io sia pazza, vorresti che fossi instabile come dici a tutti che sono, ma io so quello che ho sentito, e so di avere ragione!" La sua bacchetta lanciò una pioggia di scintille nero-verdi.
Hermione puntò la bacchetta verso Bellatrix, gridando: "Expelliarmus!", ma non fu abbastanza veloce: Bellatrix l'aveva già visto e aveva gridato lo stesso incantesimo. Il suo era più forte, e Hermione sentì la bacchetta scivolare via dalle sue dita e volare in aria fino a finire nella mano di Bellatrix. Un orribile sorriso autocompiaciuto le distorse il volto.
"Bene, bene, bene, cosa abbiamo qui..." Fissò la bacchetta di Hermione. "Una Sanguesporco con la bacchetta..." Il suo sorriso evaporò rapidamente quando iniziò a strillare. "Non sai che i Sanguesporco non possono avere bacchette! Non sai che la sporcizia come te non ha il diritto di usare la magia!" Hermione guardava terrorizzata e Bellatrix schiacciava la bacchetta con le mani finché non fu altro che un pezzo di legno con una corda di drago non più magica che collegava ancora le parti rotte - il suo cuore si spezzò con lei. "Così va meglio", continuò Bellatrix. "La Sanguesporco non ha più la bacchetta. Ora non mi resta che ucciderti, Sanguesporco, e mio nipote non avrà più nessuno che lo disturba..."
Hermione era così concentrata a guardare la sua bacchetta distrutta che non notò nemmeno come Malfoy tirò fuori la sua e la puntò verso Bellatrix, che si voltò verso di lui con un'espressione febbrilmente maniacale.
"Tu? Osi puntare la tua bacchetta contro di
me?! Sei un traditore e farò in modo che il Signore Oscuro lo sappia!"
Malfoy non sembrò colpito dalle parole. Fece quattro passi verso Bellatrix, con un'espressione illeggibile sul volto.
"No, non lo farai. Non ne uscirai viva", affermò semplicemente. Hermione poté vedere nei suoi occhi quello sguardo assetato di sangue che ora conosceva così bene e, per la prima volta, lo accolse con sollievo. Malfoy non stava scherzando. Avrebbe mantenuto la promessa appena fatta.
Per Bellatrix la notizia ci mise un po' a farsi sentire. La sua espressione passò da arrabbiata, a confusa, a incredula. Non riuscì a mostrare altro, non riuscì nemmeno a dire un'altra parola quando fu colpita da una Cruciatus. L'incantesimo fu tanto inaspettato quanto potente e Bellatrix cadde a terra, stridendo e tremando per l'agonia, nel colpo iniziale. L'incantesimo si abbatté con un'esplosione di rosso e continuò per almeno dieci secondi. Quando finì, Bellatrix aveva perso sia la bacchetta che i resti di quella di Hermione.
Malfoy si fermò per cinque secondi, solo per avvicinarsi a lei e fissare la donna che tremava violentemente. Per la prima volta, Hermione vide la vera paura negli occhi di Bellatrix, spinta dalla consapevolezza che non sarebbe davvero uscita da qui, non intera almeno. Malfoy allontanò con un calcio la bacchetta di Bellatrix, che si infranse sulle assi di legno. Il suo labbro inferiore vacillava e nei suoi occhi c'erano delle lacrime, come se quello che stava accadendo in quel momento fosse per lei il più grande e doloroso tradimento di tutti i tempi. Sembrava piccola e vulnerabile, la posa folle e pericolosa che emanava solo mezzo minuto prima era ormai scomparsa.
Malfoy continuò la Cruciatus con periodi più lunghi e meno pause - una, due, tre volte - finché Hermione perse il conto e Bellatrix perse la capacità non solo di pronunciare parole nelle brevi pause tra le torture, ma anche di lanciare quello sguardo patetico. La maledizione di Malfoy le attraversò il corpo come un'onda elettrica, finché non smise di scuoterla anche tra un colpo e l'altro.
Hermione sarebbe persino dispiaciuta per lei se non sapesse com'era Bellatrix e se non avesse sperimentato per prima l'ira della strega Black proprio in questo salotto. In effetti, Hermione cominciò a sentire un calore accogliente dentro di sé quando vide Bellatrix subire la Crucio. Non solo perché se lo meritava, ma anche perché c'era qualcosa di così esaltante nel vederlo
all'opera.
Gli occhi di Malfoy erano allargati, concentrati sull'obiettivo, selvaggi e distruttivi, le pupille dilatate, e Hermione amava ogni singola espressione di puro piacere che appariva sul suo volto. Il suo atteggiamento corporeo emanava una tale potenza che lei si sentiva fisicamente attratta da lui come una rosa è istintivamente attratta dal sole. Lui dovette percepire il suo sguardo, perché si fermò bruscamente nel bel mezzo di un'altra Cruciatus e si voltò verso di lei, con gli occhi scuri e scintillanti.
"Vattene", disse a denti stretti, facendo risuonare le sue parole nel soggiorno. Poi si voltò verso di lei, forse aspettandosi che facesse quello che le era stato detto, ma Hermione non sarebbe andata da nessuna parte, sarebbe rimasta lì a guardare l'evolversi della situazione.
Dopo circa un minuto Malfoy rimise la bacchetta in tasca e Hermione fu sicura che aveva finito la tortura, anche se Bellatrix sembrava ancora cosciente. Si tolse la giacca del completo, sbottonò il gilet e li gettò entrambi a terra, poi si rimboccò le maniche della camicia bianca. Uscì dal soggiorno e Hermione non sapeva dove fosse andato e perché avesse lasciato la sua vittima a terra - Bellatrix sollevò una mano pallida e tremante nell'orecchio come se volesse raggiungere qualcosa; parlò ma tutte le sue parole uscirono come un garbuglio incoerente.
Neanche un minuto dopo Malfoy tornò con un bastone in mano. Hermione lo riconobbe come quello che Lucius Malfoy portava sempre con sé: nero, d'acciaio, con un serpente sulla testa, affilato, pesante e lungo.
Hermione aveva tante domande, ma tutte trovarono risposta quando lui cominciò a colpire Bellatrix con quel bastone. I suoi colpi erano duri, affilati, ritmici e precisi, proprio come lui. Una nuova serie di lamenti agonizzanti irruppe nelle orecchie di Hermione, mentre Bellatrix subiva una nuova tortura, questa volta fisica, e il suo corpo sussultava ferocemente a ogni colpo inferto da lui.
Cominciò a camminare verso di lui quando si rese conto che Bellatrix stava mostrando gli ultimi segni di vita. Ogni ululato che Bellatrix emetteva lo rendeva ancora più agile, mentre lui colpiva la carne di Bellatrix come se fosse un macellaio. Il sangue schizzava liberamente da ogni nuova ferita e imbrattava di rosso la sua camicia bianca, sembrava quasi un'opera d'arte - Hermione osservava tutto questo con stupore. Ma non voleva perderlo per questo, così gli posò dolcemente una mano sulla spalla.
Il suo viso consumato dalla rabbia si voltò verso di lei. "Ti ho detto di andartene!", sibilò, con una voce che ricordava più un ringhio che un suono maschile.
Hermione deglutì. "Draco", parlò a bassa voce, osservando il modo in cui la sua espressione cambiava completamente. "Basta così".
Lui si girò verso di lei con tutto il corpo, respirando pesantemente. Lasciò cadere a terra il bastone ed entrambi fissarono il corpo morente di Bellatrix Lestrange. La bava le colava dagli angoli delle labbra che non riusciva più a tenere chiuse, gli occhi non vedevano più, rotolavano verso la nuca, segno evidente di un danno cerebrale irreparabile. Non era ancora morta, ma lui le afferrò una gamba e la trascinò fuori dal salotto, lasciando dietro di sé una scia di sangue cremisi che indicava il punto in cui il corpo era stato abbandonato.
Hermione fissò quella scia mentre lui trascinava il corpo di Bellatrix chissà dove. Le era difficile muoversi dal posto, si sentiva immobilizzata da ciò a cui aveva assistito, anche se non perché la spaventasse, ma perché la riempiva di brividi e di sollievo. Il suo aguzzino aveva ricevuto un trattamento ancora peggiore, e ora se n'era andato per sempre - se questo non era un motivo per sentirsi sollevata, Hermione non sapeva cosa lo fosse.
Tornò un minuto dopo, con un'espressione ora più controllata, ma Hermione si sentiva altrettanto su di giri.
"Forse è meglio che tu vada in camera tua, pulirò..." iniziò lui, ma non riuscì a finire quando lei consumò la distanza che li separava in cinque lunghe falcate e schiacciò la sua bocca sulla sua in un bacio pieno di fame.


Forward
Sign in to leave a review.