
La Prima Settimana
La mattina dopo, sia Harry che Hydrus furono oggetto di conversazione fin dalla colazione.
Scesi come concordato la sera prima, arrivarono nella Sala Grande e si sedettero al tavolo di Grifondoro. Non avevano però considerato che anche una buona parte degli studenti potevano essere mattinieri.
I due ragazzi dovettero sorridere e sopportare i mormorii e i commenti che facevano, senza nemmeno preoccuparsi di abbassare la voce. Alcuni di loro avevano lo sguardo rivolto alla cicatrice di Harry, altri puntavano il dito verso un Hydrus infuriato parlando di quanto fosse pericoloso e pazzo delirante, altri ancora, vedendo i due seduti vicini, avevano deciso di un nuovo duo di Signori Oscuri in divenire e sembravano terrorizzati.
“Tutto sommato mi aspettavo pettegolezzi di qualità molto migliore”, commentò Hydrus con voce disinvolta, ma l'osservatore attento poteva vedere le sue dita contrarsi mentre mescolava le zollette di zucchero nel tè. Imburrò e ricoprì di marmellata il pane e morse con forza, apparendo nel contempo l'epitome di un rampollo di buone maniere. Pochi minuti dopo, una volta che la professoressa McGranitt ebbe consegnato i loro orari, il gufo nero di Hydrus, Erebo, arrivò con notizie da casa. Scrisse una nota sul viaggio in treno e sul suo Smistamento, immaginando le espressioni sorprese di Grand-Père e Grand-Mère una volta saputo che era un Grifondoro. Lo diede a Erebo insieme ad un filo di bacon preso dalla tavola e l'uccello volò via.
Nel frattempo Harry osservava distrattamente gli studenti delle altre case. “Chi sono le persone a cui prestare attenzione nel nostro anno?”
Hydrus smise di bere un sorso di tè ed esaminò ciascuno dei ragazzi e delle ragazze.
“Mhm, da Tassorosso riconosco Susan Bones. I suoi genitori sono morti contro il Tu-Sai-Chi e lei è stata allevata da sua zia, Amelia Bones, direttrice del Dipartimento per l'Applicazione della Legge sulla Magia, una donna dura ma giusta, qualcosa di simile a una rarità quando si parla di impiegati del Ministero… Qualche posto più in là, quello pomposo, è Ernest MacMillan. La sua famiglia può vantare “oltre nove generazioni di stregoni” come ama dire. Ciò che è più importante per me, tuttavia, è che Grand-Mère Melania è nata MacMillan... Oh no, Zacharias Smith, quello che sembra stitico... si dice che sia l'ultimo discendente di Tosca Tassorosso in persona, ma tutti possono dire che non ha ereditato alcuno dei suoi ideali di lealtà e duro lavoro. Oserei dire che non potrebbe essere più non-Tassorosso di così."
Hydrus prese un biscotto e lo mangiò prima di guardare i Corvonero.
“Antony Goldstein, il biondo… non è completamente britannico, è per metà americano con doppia cittadinanza, ma di vecchia famiglia; molti dei suoi parenti divennero Auror all'inizio del regno del terrore di Grindelwald... Quello è Terry Boot, è mezzosangue ma di famiglia rispettabile, molto bravo a duellare se ho sentito bene... Morag MacDougal è scozzese e la sua famiglia amministra il Dipartimento per la Brevettazione di Nuovi Incantesimi... Padma Patil, insieme alla sua gemella Parvati di Grifondoro, provengono da una famiglia indiana che controlla il mercato delle pozioni oltremare.”
Poi parlò dei Serpeverde dopo aver preso un tovagliolo per pulirsi le sue labbra già prive di briciole.
“Theodore Nott, quello dai capelli castani, suo nonno scrisse ‘Il Direttorio dei Purosangue’, un trattato di genealogia delle vere famiglie Purosangue negli anni Trenta, molte delle quali oggi sono estinte. Suo padre seguiva Tu-Sai-Chi, ma Theodore lo odia per ragioni che non conosco... quello è Blaise Zabini, figlio di una ricchissima vedova italiana i cui sei mariti sono morti tutti in circostanze misteriose, a te le ipotesi sugli eventi... Augh, Pansy Parkinson, quella, ehm, dalla faccia dura, è molto lasciva per un undicenne. I suoi genitori le stanno chiedendo di cercare potenziali mariti, ma la sua ricerca si sta prolungando... poi c'è Daphne Greengrass, la signora del ghiaccio," qui Hydrus sembrava ridere di una battuta privata, "non scherzare mai con lei e non te lo mostrerà il vero significato di Femme Fatale, pericolosa quanto ammaliante. La sua migliore amica è Tracey Davies, sono cresciute insieme attraverso le loro famiglie... Tiger e Goyle, meno si dice meglio è, provengono da casate vassalle dei Malfoy... e poi c'è mio cugino Draco, la cui famiglia è arrivata in Inghilterra per sfuggire alla Rivoluzione Francese e si comportano come se fossero sempre stati qui. Il padre di Draco, Oncle Lucius, è un pezzo grosso in politica...”
"Le voci sembrano certamente vere, carissimo fratello ", disse una voce dietro di loro.
“Verissime davvero. Dobbiamo assolutamente prepararci al peggio-”
"-se stanno già reclutando per il loro esercito."
Hydrus e Harry si voltarono e videro i gemelli dai capelli rossi della sera prima. Sorridevano e si torcevano le mani.
“Siamo venuti-” “-per presentarci-” “-al nuovo duo di Maghi Oscuri,” dissero alternando il loro discorso e terminando insieme.
“Sperando che le nostre amate anime siano risparmiate dalla tua furia-” fece quello a destra mettendosi la mano sulla fronte con fare teatrale
"Oppure per assumere le nostre straordinarie capacità,” disse quello a sinistra schioccando le dita.
“Siamo Gred-” “-e Forge-”
"...o erano Fred..." "...e George?" Si scambiarono uno sguardo fintamente confuso.
"Comunque noi siamo i Terribili Gemelli Weasley", esclamarono in coro.
"E voi siete il piccolo Blackino Black-"
"E il piccolo Pottino Potter."
L'occhio sinistro di Hydrus si contrasse mentre Harry sembrava confuso dal discorso alternato.
I due ridacchiarono e si salutarono, quando una campana suonò in tutto il castello, indicando che la colazione stava per finire.
“Meglio andare a prendere i libri,” disse Harry e i due si alzarono in piedi.
Ben presto scoprirono che orientarsi nel castello era complicato quanto le prime lezioni, ma almeno non arrivavano mai in ritardo.
Il Maestro degli Incantesimi, il Professor Vitious, era un mago piccolissimo che stava su una pila di libri per farsi vedere dagli studenti, molto sveglio e allegro mentre spiegava, capace sia di insegnare che di intrattenere. Quando fece l’appello, scateno le risate degli studenti cadendo dalla pila dopo aver letto il nome di Harry.
Il professor Rüf, il fantasma che insegnava Storia della Magia, era l'esatto opposto: la sua voce era così noiosa da addormentare tutti. Hydrus della seconda lezione è riuscito a superare la lezione leggendo il libro con i tappi per le orecchie e utilizzando una Ditta-Piuma per registrare il professore.
Erbologia teneva nelle serre sotto la supervisione della Professoressa Sprite, una che spiegava come prendersi cura delle piante magiche e quali fossero le loro proprietà. Sorprendentemente, il giovane Black sembrava essere tutt'altro che bravo in questa materia, per qualche ragione sconosciuta questo non lo irritava.
La Professoressa Sinistra li faceva studiare di notte in cima alla Torre di Astronomia ogni mercoledì e in questa materia Hydrus eccelleva davvero, guadagnandosi anche gli sguardi vacui degli altri quando puntando il telescopio mormorava “Ciao bis-bisnonno”, “Come va, caro prozio?" o "Wow, sono davvero brillante stasera!"
La professoressa McGranitt era ancora diversa e li fece studiare intensamente. “La Trasfigurazione è una delle materie più complesse che apprenderete ad Hogwarts,” aveva detto durante la prima lezione. “Chiunque faccia confusione nella mia aula sarà spedito fuori e non sarà più ammesso. Siete avvisati.”
Aveva poi trasformato la cattedra in un maiale tra l’applauso generale e aveva messo gli allievi subito al lavoro nel trasfigurare un fiammifero in un ago; Hydrus e Hermione Granger erano spesso in competizione per completare per primi il compito.
Il corso che tutti non vedevano l’ora di frequentare era Difesa contro le Arti Oscure ma da subito divenne chiaro che era la materia più ridicola fino a questo punto (le opinioni della famiglia Black non erano coinvolte), considerando il timido Professor Raptor, che balbettava così tanto che non potevi capirlo in classe puzzava di aglio.
Finalmente arrivò venerdì e i due ragazzi ebbero qualcosa di cui rallegrarsi. Durante la colazione, Edvige, la civetta delle nevi di Harry, gli consegnò un biglietto del guardacaccia Hagrid, che lo invitava a prendere un tè dopo le lezioni. Vedendo lo sguardo interrogativo di Hydrus, Harry spiegò come conosceva il gigante. "È stato lui a dirmi che sono un mago e mi ha portato a Diagon Alley per prendere il materiale."
Hydrus certamente non se lo aspettava, ma annuì in segno di comprensione e chiese se poteva venire anche lui, ottenendo il permesso di Harry.
Una volta terminata la colazione, i due si avventurarono per la prima volta nei sotterranei del castello, per la loro prima lezione di Pozioni.
I Serpeverde erano già davanti alla porta, alcuni lanciavano un'occhiataccia al Grifondoro, altri fingevano che non esistessero.
Hydrus cercò Draco Malfoy con gli occhi, tutto intento a vantarsi della sua abilità in Pozioni e nel denigrare la "terribile" educazione di Hogwarts. Il giovane Black scosse la testa alle parole del cugino e mantenne uno sguardo vuoto, leggermente nostalgico.
"Hydrus, qualcosa non va?" chiese Harry. Scosse di nuovo la testa per dire che stava bene, ma gli occhi del suo amico si spostarono sul biondo Serpeverde.
"Si tratta di Malfoy?" indovinò che Harry e Hydrus sospirò, traendoli da parte.
“Io e Draco… eravamo molto legati da bambini, giocavamo sempre insieme. Non lo diresti, ma era molto spiritoso. Tutto cambiò quando la nostra educazione privata iniziò all’età di cinque anni. Abbiamo cominciato a vederci meno, soprattutto a causa di suo padre. Una volta, quando avevamo... otto anni credo, abbiamo litigato... e ho scoperto che era cambiato: era diventato la copia carbone di suo padre... e poi c'è la questione dell'eredità."
Hydrus lanciò un'altra occhiata a suo cugino, poi si voltò di nuovo verso Harry. “Draco si è in qualche modo messo in testa di meritarsi il titolo di Lord Black una volta raggiunta la maggiore età, ma io sono più grande di un mese in più e vengo dalla linea principale, lui può ereditare solo tramite sua madre che era cugina di mio padre. Mi odia perché sono un ostacolo. Al giorno d’oggi ci vediamo soltanto alle riunioni sociali”.
Harry gli mise una mano sulla spalla e i due non dissero nulla finché la porta dell'aula non si spalancò e il professor Piton uscì.
Hydrus si mosse per raggiungere gli altri studenti mentre Harry quasi cadde a terra scivolando su una pozza di ghiaccio che sicuramente prima non c'era. “Ma cosa…?” Scosse la testa e seguì il suo amico.
Entrarono in silenzio e si sedettero. Harry e Hydrus tuttavia furono costretti a separarsi in assenza di un tavolo libero per entrambi. Harry era con Ronald Weasley, Hydrus con Neville Paciock dall'aria spaventata.
Nessuno disse nulla mentre il professor Piton chiuse la porta con forza e si avvicinò alla cattedra. Prese il registro e fece i nomi. I suoi occhi neri mandarono scintille quando lesse il nome di Hydrus e quando raggiunse quello di Harry disse lentamente "Ah... Potter, la nostra nuova celebrità".
“Siete qui per imparare la delicata scienza e l'esatta arte della preparazione delle pozioni.” Le parole di Piton erano poco più di u sussurro ma tutti le udirono. “Dal momento che non ci sarà alcun ridicolo sventolio di bacchetta o stupido incantesimo in questo corso, non pensate che questa non sia vera magia. Al momento ignorate il potere di queste bevande, la bellezza del calderone che sobbolle a fuoco lento, coi suoi vapori scintillanti, i cui delicati profumi possono scorrere nelle vene umane stregando la mente e irretendo i sensi. Io posso insegnare come imbottigliare la fama, approntare la gloria, persino frenare la morte... sempre che non siate una manica di teste di legno come in genere sono tutti gli allievi con cui ho ha che fare.”
Nessuno sospirò dopo questo discorso. "Potter!" urlò facendo sussultare tutti, “che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia?”
Hermione Granger alzò la mano mentre Hydrus stringeva gli occhi. Aveva letto il libro di testo (senza memorizzarlo come Granger ovviamente) e sapeva che non era nel programma del primo anno.
Harry scosse la testa senza dire una parola.
“Non lo sai? Bene bene… è chiaro che la fama non è tutto. Riproviamo: dove guarderesti, Potter, se ti chiedessi di portarmi un bezoar?»
“Non lo so, signore,” mormorò Harry.
“Pensavi che non avresti mai dovuto aprire un libro prima, Potter? Pensi di essere così superiore? Suppongo che tu non conosca nemmeno la differenza tra napello e luparia? Cinque punti in meno a Grifondoro per essere arrivato in classe impreparato.”
Piton si voltò a guardare Hydrus, i cui occhi erano ancora socchiusi per l'esca, e che si tirò indietro sullo sgabello. Granger doveva ancora abbassare la mano, non capendo che Piton non le avrebbe permesso di rispondere.
"Allora prendiamo due cretini con una pietra," disse Piton. “Black, conosci le risposte alle mie domande?”
Hydrus respirò prima di parlare. “L'asfodelo e l'artemisia sono la base per una pozione soporifera conosciuta come la Distillato della Morte Vivente. Il bezoar è una pietra di origine vegetale che si trova nello stomaco delle capre e viene utilizzata in molti antidoti per le sue proprietà antiveleno. Napello e luparia sono due nomi per la stessa pianta, l’aconito.”
Piton aveva inarcato un sopracciglio prima di imbronciarsi.
Li mise a lavorare sulla ricetta di una Pozione Curabolle (col gran totale di due istruzioni: “questa è la ricetta,” e “gli ingredienti sono là”). Hydrus cercò di mantenere la calma mentre tagliava e sminuzzava gli ingredienti sotto gli occhi attenti di Piton. Neville invece era un fascio di nervi sudati, lavorare sotto pressione apparentemente non era qualcosa che faceva spesso.
Miracolosamente, Hydrus riuscì a impedire a Neville di aggiungere aculei di porcospino prima di togliere il calderone dalla fiamma e provocare un'esplosione.
Hydrus dovette tenere d'occhio il lavoro di Neville per evitare altri errori e finì la sua preparazione. “Spectrum rosso vermiglio,” mormorò e la bacchetta assunse quel colore, con cui confrontò la tonalità della pozione.
Entrambi fermarono una fiala di pozione etichettata per presentarla a Piton, che le esamino vagamente soddisfatto, ma sempre imbronciato e tornarono ai loro posti.
Lì vicino, Harry stava ancora lavorando irritato e Weasley sbatteva le palpebre come se non avesse idea di quello che stava facendo. Dall'altro lato Granger aveva appena tappato la sua fiala con aria compiaciuta.
Fu dato loro un tema per la lezione successiva e andarono a pranzo.
Verso le tre, Harry e Hydrus uscirono nel parco, diretti alla capanna del guardiacaccia. Bussarono alla porta ed entrambi sentirono un cane che abbaiava all'interno.
"Giù, Thor, giù!" La porta si aprì rivelando Hagrid che teneva un grosso danese nero al guinzaglio.
"Entrate", disse e li lasciò passare. Hagrid lasciò andare il cane e questo si avventò su Harry leccandogli la faccia e sbavandogli sui vestiti. Hydrus riuscì a trattenere una risata, poi chiamò "Thor!"
Thor si fermò, lo guardò e gli corse incontro. "Giù!" disse autoritario e il cane si accucciò prima di venirgli addosso mentre faceva penzolare la lingua.
“Una volta Grand-Père aveva un labrador,” spiegò agli altri grattando le orecchie di Thor.
“Oh, ehm, questo è Hydrus,” lo presentò Harry e Hagrid sembrò esitante.
"Piacere", disse Hydrus senza battere ciglio e tenendogli la mano. Il gigante scosse tutto il braccio e servì loro il tè.
Sembrava rilassarsi un po' quando Hydrus gli parlava e tutti e tre chiacchierarono per una buona mezz'ora, finché Harry non notò un ritaglio della Gazzetta del Profeta riguardante una rapina alla Gringott fallita.
ULTIMISSIME SULLA RAPINA ALLA GRINGOTT
Proseguono le indagini sulla rapina avvenuta alla Gringott il 31 luglio scorso a opera di ignoti maghi o streghe oscuri.
Oggi i goblin della Gringott hanno ripetutamente affermato che nulla è stato trafugato. Anzi, la camera di sicurezza presa di mira dai rapinatori era stata svuotata in precedenza il giorno stesso.
“Ma tanto non vi diremo che cosa conteneva; quindi, se non volete guai, non ficcate il naso in questa faccenda”: così ha dichiarato oggi pomeriggio il goblin portavoce della Gringott.
Harry, a quanto pare, era a Diagon Alley il giorno del tentato furto e disse a Hydrus che Hagrid aveva preso un piccolo pacco dal caveau derubato...Interessante sì, ma in senso buono o cattivo?
Harry e Hydrus più tardi salutarono il gigante e tornarono nella sala comune per fare alcuni compiti e godersi il fine settimana.
Stavano proprio finendo il tema per il Professor Piton sulle origini della Cura per i Bolle quando Harry alzò gli occhi e chiese: "Ho avuto l'impressione che Piton sembrava odiarmi, quale pensi che sia il suo problema?"
"Temo che sia a causa di tuo padre e mio zio," rispose Hydrus firmando il suo saggio e chiudendo il libro che aveva preso come riferimento con un colpo secco.
“Sono andati a scuola con Piton e tua madre. I diari scolastici di papà parlano di molti scherzi fatti a Piton, di cui era una vittima ricorrente. Inoltre era un ottimo amico di Lily Evans... Forse c'entrava la gelosia?"
Harry divenne un po’ rosso al pensiero. “Ma questo è ingiusto! Non sono mio padre, come può prendersela con me per qualcosa successo anni fa?"
“Hai ragione, ma i rancori hanno questa brutta abitudine di persistere,” disse Hydrus un po’ cupo, pensando a Draco. “Ma…” sul suo volto apparve un sorriso malvagio, “potremmo dargli una buona ragione per odiarci…”
"Cosa stai pensando?" chiese Harry con cautela.
“Tuo padre e tuo zio Sirius avevano un nome per il loro gruppo di combinaguai, i Malandrini… Credo davvero che il passato possa tornare e tormentare Piton ancora per un po’.”
“Sembri inquietante con quel sorriso,” sbottò Harry e Hydrus inarcò un sopracciglio.
"Ci stai o no?"
Dopo qualche secondo un sorriso identico apparve sul volto di Harry.