
Come un'ombra, Sirius sguscia tra i Dissennatori.
Il cuore martella le sue costole. Il respiro accelera.
Non lo hanno sentito.
Ma non può lasciare nulla al caso.
Si è aperta una via verso la libertà.
Risoluto, si tuffa in mare, sollevando decine di gocce d'acqua.
Il vento, implacabile, ruggisce, sollevando ondate di notevole altezza.
Di tanto in tanto, Sirius precipita, poi riemerge. Ha una possibilità di emendare il suo nome, da troppo tempo ingiustamente marchiato.
Può vendicare la tragica morte di Lily e James. Non può lasciarsi morire in quel mare nero.
La sua vista, di tanto in tanto, si appanna, ma le sue zampe canine continuano a muoversi. L'impresa non è ancora completa.
Diverso tempo dopo, Sirius raggiunge la costa.
Scioglie la trasformazione in cane e avanza di tre passi, barcollando come un ubriaco, il corpo magro scosso da brividi.
Crolla a terra e una risata rauca risuona sulle sue labbra. Va bene così.
Finalmente, può ricominciare.