
Con passo lento, solenne Narcissa si avvicina al corpo di Harry.
Il cuore martella le sue costole, la gola si secca e il suo sguardo ceruleo, vitreo, fissa un punto davanti a sé. E’ davvero questo il suo destino?
Lui, che ha messo in pericolo suo figlio, deve continuare la sua opera?
Non devi morire., si dice la strega. No, non può accettare una realtà già scritta.
Quell’uomo non deve vincere.
Si china accanto ad Harry e, per alcuni istanti, resta immobile, i sensi tesi fino allo spasimo. Non può lasciare nulla di intentato.
Lo sa, loro sono dietro di lei.
La sua mano sottile si posa sul collo di Harry e i suoi occhi si sgranano. E’ vivo!
Un lieve battito raggiunge le sue dita.
Si china e, cauta, accosta la sua bocca all’orecchio del Gryffondor.
‒ E’ vivo? Draco è vivo?‒ sussurra.
Il battito del suo cuore rimbomba nelle sue orecchie, come il rintocco di una campana a martello.
Tutto si decide in questi pochi istanti.
Con un cenno breve del capo, Harry annuisce.
Narcissa si alza, il viso pietrificato in una espressione statuaria, mentre il vento si ferma.
Lui le ha dato una possibilità di salvare Draco da un destino crudele.
Ora tocca a lei proteggere l’odiato Prescelto e non fuggirà dal suo compito.
‒ E’ morto. ‒