
Bruce Banner capisce molte cose.
È questo il suo punto di forza, fra eroi e organizzazioni e superpoteri e divinità e la Bestia pronta a risvegliarsi ogni singola volta che si infuria.
E divinità bravissime a farlo infuriare.
Bruce Banner capisce molte cose.
E capisce che questa cosa non avrebbe mai dovuto essere.
Un evento terribile, distruttivo e assolutamente esaltante.
E spaventoso.
L'intero pianeta non saprà mai quanto deve essere grato per il fatto che sia accaduto all'interno di un cantiere abbandonato da decenni ed evitato da tutti tranne i topi.
Un evento che va dimenticato, cancellato, sepolto, dal momento che non è possibile tornare indietro e fare in modo che non sia mai accaduto.
Un evento al di là di ogni logica, buon senso, raziocinio.
Perché la Bestia non possiede raziocinio.
La Bestia è adrenalina, devastazione, perdita di controllo, istinti e furore – e dal furore si è lasciato prendere, dal furore e dalla rabbia e da qualcosa di diverso, qualcosa che rabbia non era.
Perdita di controllo.
Ha perso il controllo e ha preso...
ha stretto e premuto e colpito e afferrato e preso...
e ha continuato e continuato senza riuscire a smettere finché non si è ritrovato sul pavimento, fra polvere di mattoni e calcinacci, sentendosi completamente svuotato.
E chiedendosi perché non fosse stato ucciso, una volta che la Bestia se ne era andata.
Ma non deve chiederselo, non deve farsi domande, perché le domande implicherebbero la realtà e la persistenza di un evento che va dimenticato, cancellato, sepolto.
Questo Bruce Banner lo capisce.
Bruce Banner capisce molte cose.
Quello che proprio non capisce, però, è perché Loki adesso se ne stia lì davanti a lui, cercando di farlo infuriare di nuovo.