Drabble event 2

Harry Potter - J. K. Rowling The Hobbit - All Media Types Marvel Cinematic Universe Sherlock (TV) Torchwood NCIS Castle
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G
Drabble event 2
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Summary
Come il lavoro precedente in questa serie, questa è una raccolta di drabble per un drabble weekend svoltosi dal 30 gennaio al 2 febbraio nel gruppo facebook "We are out for prompts" Per ogni capitolo trovate la coppia, il fandom, il prompt, il rating ed eventuali warning... Divertitevi!
Note
Pairing: Sherlock Holmes/Mycroft HolmesFandom: Sherlock BBCPrompt: Federica Cumberbabe Ricchiuti - Una Holmescest qualsiasi a qualsiasi rating.Rating: Giallo/Teen and UpWarning: Incest, Sibling love
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Intimo

“Se io mi butto tu li lascerai andare tutti?” chiese Sherlock girandosi verso il consulente criminale. Erano sul tetto del Bart’s da troppo tempo, non voleva che John lo vedesse buttarsi, se proprio avesse dovuto farlo, doveva evitare di far soffrire John.
“Certo che si… per chi mi hai preso?” chiese l’altro con falsa innocenza. Sherlock osservò Moriarty camminare per il tetto. Non credeva ad una parola di ciò che diceva, che altro poteva fare però? Cercava di dedurre cos’altro fare quando notò una cosa particolare.
“Non ci sarebbe un altro modo per… aspetta, perché porti un tanga?”
“Mi stavi guardando il sedere Sherlock? L’ho preso in prestito sai? Era in un cassetto nel tuo appartamento, tra boxer rossi e altri bianchi… Forse qualche ragazza di John se li è scordati li?”
Certo, lui voleva rigirare il coltello nella piaga puntando sull’eterosessualità di John, ma Sherlock sapeva che non era affatto così, aveva notato più volte che John usava saltuariamente intimo femminile. Era stato quello a fargli fare la prima mossa, iniziare un rapporto sessuale per la prima volta nella sua vita.
Sapeva che stava per rovinare tutto buttandosi da quel tetto. “Cosa vuoi da me? Devi avere una ragione per indossare un simile indumento in mia presenza, prima di ordinarmi di buttarmi da un tetto”
“Oh ma Sherlock caro… non l’hai capito? Per sedurti… Hai due opzioni qui, o ti butti, o fuggi via con me… Dirò a tutti i miei scagnozzi di lasciar stare i tuoi amichetti, avrai tutto il sesso che tu abbia mai desiderato con me, niente donne di cui preoccuparsi, niente problemi. Ti lascerò risolvere tutti i casi di omicidio che vuoi, te ne troverò sempre di nuovi… Potremmo essere felici…”
“Preferisco morire!”
“Temevo l’avresti detto… così mi infrangi il cuore Sherlock, allora, non hai altra scelta temo”
Sherlock si avvicinò al bordo del tetto e mandò un sms al fratello. “Inizio piano B”

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Erano ad una scena del crimine e John continuava a muoversi, come se ci fosse qualcosa che gli dava fastidio ma cercasse di nasconderlo. Sherlock guardò i cadaveri di fronte a se. Era un caso così ovvio, a malapena un tre! Invece, il segreto di John era molto più curioso da svelare.
“Allora? Scoperto qualcosa?” chiese impaziente Lestrade.
“Certo che si! È ovvio! Veramente mi domando se voi sappiate usare gli occhi a volte, guarda i segni sul collo, sono piccoli, sono state strangolate da una donna, una molto forte direi. Entrambe le ragazze frequentavano la stessa palestra, hanno le polsiere con il logo. Una rapida ricerca con il cellulare mi ha portato alla pagina web della suddetta palestra e alla lista delle personal trainer. Questa qui” disse indicando un’individua estremamente muscolosa ma con delle mani piccole rispetto ai muscoli “è la vostra donna assassina. Se prenderete le sue impronte e il suo DNA vedrete che combaciano con quello dei capelli rossi che ha la prima vittima sul maglione e con le impronte delle mani sul collo delle vittime”
Durante la deduzione, John aveva smesso di muoversi nervosamente e aveva ascoltato, rapito come sempre. Sherlock era sempre più curioso di sapere che cosa aveva.
Lestade era l’unico accanto a loro per fortuna di John. “Tu porti un tanga!” esclamò il detective sorprendendo sia il DI che il suo collega il quale lo guardò pallido in viso e arrabbiato allo stesso tempo.
“Sta zitto Sherlock!!! Non voglio che lo sappia tutta la strada” poi senza salutare nemmeno lo stupitissimo Greg, tascinò via il detective usando la sciarpa quasi fosse un guinzaglio.
Una volta nel taxi si girò verso di lui. La rabbia scemava lentamente.
“Ti pare una cosa da dedurre in mezzo ad una scena del crimine?”
“Ma John… è un tanga!!!”
“So benissimo cos’è!!!”
“Ma… perché? Dici sempre che non sei gay e poi…” disse confuso indicando il corpo di John.
Il dottore si pizzicò l’attaccatura del naso e lo guardò negli occhi. “Ti rendi conto che ci sono più sessualità vero? Io sono bisessuale ma, al momento, questo non c’entra nulla… Ho dovuto mettere queste… perché non avevo più boxer puliti e queste erano rimaste da quando sono stato con Sarah l’ultima volta”
“Era due mesi fa”
“Non le ha più rivolute indietro… E ha fatto bene, sono scomodissime”
“Ma ti fanno un bel sedere” sfuggì dalla bocca del detective. Questi si chiuse la bocca con le mani. I suoi trattenuti sentimenti per il dottore stavano sfuggendo le porte del suo Mind Palace grazie alla consapevolezza della bisessualità dell’uomo per cui li provava.
“Davvero? Non l’avevo notato…” disse l’altro con un sorriso malizioso ma facendo finta di niente, come se fosse normale dire al proprio coinquilino che ha un bel sedere.
Appena entrati nel 221B però, John cambiò totalmente, Sherlock si ritrovò bloccato addosso alla porta, il suo amico a pochi centimetri dal suo naso, poteva distinguere l’esatta tonalità di blu degli occhi di John e ogni capello grigio tra la sua zazzera bionda. Poteva respirare l’odore della sua pelle e dei suoi capelli.
Era inebriante. “E così ho un bel sedere con il tanga?”
“Lo hai sempre John. Tu sei sempre bello” fu la risposta sussurrata.
Sembrava essere la conferma di cui aveva bisogno. Con un sorriso di trionfo, John chiuse la distanza tra loro e lo baciò con dolcezza, labbra che esploravano le sue, lingue che si inseguivano. Si abbracciarono stretti.
Quando si separarono dal bacio, si guardavano con occhi nuovi. Sherlock decise che per quanto John lo trovasse scomodo, il tanga gli piaceva proprio.

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