
Un San Valentino spaziale
Rose sorrise nel vedere la data sul calendario del TARDIS. Era San Valentino! Che cosa avrebbe fatto il suo Dottore per lei?
“Ah! Rose! Buon San Valentino!” le disse l’uomo con un bacio veloce prima di iniziare a manovrare la macchina del tempo “Dove vuoi andare? Che anno? Poi io decido il luogo non ti preoccupare”
“Ok… allora… che ne dici del 2200? Voglio vedere il futuro!”
“Perfetto” disse il Dottore con uno sei suoi rari sorrisi. Impostò le coordinate e, dopo un po’ dei soliti sussulti e del solito rumore, arrivarono a destinazione.
Il Dottore aprì la porta e si grattò il mento un po’ confuso. Non era mai stato in quella precisa epoca ma sembrava evidente che non erano a Parigi. Tutto era rosa e rosso, peluche giganti camminavano per strada accompagnati da umani al guinzaglio. Due orsacchiotti vestiti da guardie li videro e li indicarono. Si diressero verso di loro minacciosi.
“Forse è meglio cambiare destinazione o… corri!” Rose prese per mano il Dottore e scapparono nella strana città inseguiti dai peluche. Se la cavarono come al solito e liberarono la terra dall’invasione di quella strana razza aliena. Di certo non era un modo usuale di passare il San Valentino, ma dicerto era un modo che gli si addiceva.